Sono stato fermo a pensare per un pò guardando questa foto, pensando alla libertà, alla guerra, alla necessità di difendersi da un potere oppressore, alla necessità di imbracciare un fucile per difendere i diritti dei propri figli e dei propri cari.
Ho anche pensato alla fortuna del fotografo che ha colto il momento esatto dello scoppio ma non mi è sembrata fortuna vera. Ho pensato al fato e al destino, mutevole e capriccioso, un destino che ha permesso al fotografo di fare click nel momento esatto in cui dall’altra parte un altro click è stato sparato, non da una macchina fotografica ma da un carro armato.
La deflagrazione li ha colpiti tutti uccidendoli. Erano tre persone, un novello padre di famiglia e due fratelli. La guerra non è mai giusta neanche se regala a un fotografo queste immagini.
La strage in Siria continua senza tregua e chissà quanti altri click non sono stati scattati per documentare il massacro.
L’autore della foto è Tracey Shelton, le persone uccise erano Issa Aiash ( 30 anni ) suo fratello Ahmed ( 17 anni ) e Sheihk Mamoud ( 42 anni e neo padre ).
Luisa
Che foto maledizione troppo bella ma al tempo stesso incredibilmente difficle da accettare, non è semplice prevedere come si morirà ma neanche fare una foto del genere.